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Attualità Un concerto a Napoli e molti progetti futuri per il maestro Rocco Mentissi

Un concerto a Napoli e molti progetti futuri per il maestro Rocco Mentissi

Sabato 13 novembre l’appuntamento al Teatro Bolivar, ospite della cantante partenopea Francesca Curti Giardina e del pianista italo-americano Keith Goodman


Una serie di appuntamenti e di progetti artistici vedrà coinvolto nei prossimi mesi il maestro Rocco Mentissi compositore pianista e direttore d’orchestra lucano tra i più apprezzati anche al di fuori dei confini regionali. Il più imminente è un concerto nella città di Napoli che lo accoglierà nuovamente dopo i passati successi al festival Piano City nel 2014 e 2015 e l’esibizione al Maschio Angioino del 2016. Sabato 13 novembre 2021 Mentissi porterà il suo piano solo sul palco del Teatro Bolivar ospite dello spettacolo Favola di note della cantante partenopea Francesca Curti Giardina e del pianista italo americano Keith Goodman. Un ritorno in una città della quale come lucano ha subito l’influenza sotto diversi aspetti a partire da quello delle tradizioni musicali e dove il padre Francesco suo primo maestro di musica ha conseguito il diploma di tromba presso il Conservatorio di San Pietro a Majella. Il ricordo del padre maestro Francesco Mentissi rivive anche nella Banda Città di Tolve che Rocco Mentissi porta avanti dal 1999 nelle vesti di direttore concertatore con la nuova denominazione di Associazione musicale e culturale Francesco Mentissi . In occasione del 30 anniversario della sua fondazione che cadrà a maggio 2022 sarà realizzato un cd musicale contenente brani originali che riunirà i tanti musicisti lucani amici del maestro Mentissi e della Banda di Tolve permettendo durante le registrazioni in studio di dare vita a delle vere jam sessions di carattere sperimentale insieme con l’orchestra fiati. Il cd sarà il terzo della Banda Città di Tolve dopo la registrazione live del concerto al Teatro Stabile di Potenza nel 2004 e il progetto discografico Re cordare Maestri lucani pubblicato per i 25 anni della Banda nel 2017. Rocco Mentissi è anche ideatore e direttore artistico dell’Accademia musicale Francesco Mentissi di Tolve ala formativa dell’omonima associazione in continuità con la precedente scuola di musica che per molti anni ha formato i componenti della Banda di Tolve alcuni dei quali sono divenuti in seguito apprezzati musicisti professionisti e sono attualmente insegnanti dell’Accademia. Lanciata con un campus estivo a luglio 2021 e attiva dall’ottobre seguente l’Accademia propone lezioni di gruppo e individuali ma anche corsi di avvicinamento e preparazione al conservatorio incentrati sullo studio di strumenti bandistici e non. Al di fuori dell’ambito strettamente musicale l’Associazione musicale e culturale Francesco Mentissi è stata capace di proporre anche importanti iniziative culturali che l’hanno resa una presenza viva nella comunità di Tolve. Prima tra tutte la Settimana dell’Arte evento andato in scena per quattro edizioni tra il 2009 e il 2012 e che nel 2022 tornerà a proporre la sua formula vincente che mescola arti di ogni tipo puntando a diventare un importante attrattore culturale a livello regionale ed extra regionale. Tra gli altri progetti da segnalare che vedono impegnato il maestro Rocco Mentissi mentre prosegue il sodalizio con l’Orchestra a plettro Domenico Manfredi di Avigliano come direttore stabile c’è Il futuro è alle spalle progetto live che vede la collaborazione del musicista Antonio Miseo di Antonio Guastamacchia voce storica della musica popolare lucana e di suo figlio Francesco Mentissi produttore di musica elettronica. Uno spettacolo portato più volte in scena nell’ultimo anno che guarda alla musica come sconfinamento di epoche e generi musicali fondendo al minimalismo pianistico la computer music e le sonorità della musica tradizionale lucana e che diventerà a breve un disco sperimentale.

 10 novembre, 2021
Attualità Il piccolo borgo di Aliano candidato a Capitale Italiana della Cultura 2024

Il piccolo borgo di Aliano candidato a Capitale Italiana della Cultura 2024

Comune, Regione e Provincia di Matera a sostegno del paese del confino di Carlo Levi


Punta in alto il piccolo comune di Aliano in provincia di Matera che si è candidato a diventare Capitale Italiana della Cultura 2024. A sostenere la candidatura Regione e Provincia di Matera che vedono in questo progetto una forte spinta a sviluppare il turismo non solo ad Aliano e al resto della provincia ma a tutto il territorio regionale. Sicuramente la volontà a candidarsi nasce anche dall’esperienza vissuta da Matera 2019 che ha visto turisti arrivare da ogni parte del mondo. Proprio a questo proposito il sindaco di Matera Domenico Bennardi ha fatto sapere che la Città dei Sassi non farà mancare il proprio appoggio e il proprio sostegno in questa avventura. La candidatura di Aliano a Capitale Italiana della Cultura 2024 si inserisce in un percorso che ha visto negli ultimi anni una piccola comunità crescere e misurarsi con le dinamiche di sviluppo legate all’accoglienza turistica rafforzando la consapevolezza dei valori identitari e delle proprie potenzialità. Il paese è noto per il patrimonio paesaggistico offerto dai calanchi ma anche per essere il luogo in cui lo scrittore Carlo Levi autore del Cristo si è fermato a Eboli fu confinato nel 1935 e dove fu poi sepolto alla sua morte. Ma il piccolo borgo non è solo questo. Sono da visitare la Chiesa di San Luigi Gonzaga dedicata al Santo Patrono fatta erigere nel XVI secolo e nel cui interno sono conservate tele cinquecentesche di grande valore. Importante è il Museo della Civiltà Contadina che ha trovato sede in un vecchio frantoio abbandonato in cui sono conservati antichi affreschi e manufatti. Il Borgo Antico è particolare per la le case costruite con mattoni crudi di argilla. Oggi Aliano si pone non più come simbolo di arretratezza contadina del Sud e luogo del confino cristallizzato nella letteratura ma come matrice identitaria che deve diventare consapevolezza per guardare più avanti.

 9 novembre, 2021
Attualità Le osterie come strumento di relazioni culturali: Slow Food Basilicata e Calabria discutono del futuro delle identità culinarie locali

Le osterie come strumento di relazioni culturali: Slow Food Basilicata e Calabria discutono del futuro delle identità culinarie locali

Appuntamento al 12 novembre con la presentazione della guida delle osterie Slow Food. L’incontro si svolgerà nel cuore del Pollino


Uno dei settori più colpiti dalla pandemia è stato sicuramente quello della ristorazione e in particolare quello delle osterie che più di tutti conserva e continua a tramandare le tradizioni culinarie più vicine alla cultura popolare. Le osterie sono interpreti autentici e contemporanei di un modello di ristorazione che richiama l’identità dei popoli e del territorio. Al loro interno si può assaporare il gusto degli antichi rimandi culinari in un clima meno formale di un ristorante e più vicino alla genuinità. Interrogarsi sul futuro di questo modello di ristorazione diviene un obbligo soprattutto in un periodo come questo dove tra pandemia e modernità le tradizioni sono state messe in secondo piano. Per questo motivo Slow Food Calabria e Slow Food Basilicata si incontreranno in occasione della presentazione della guida delle osterie edita da Slow Food il 12 novembre alle ore 17.30 alla Catasta a Campotenese nel cuore del Pollino per discutere di sostenibilità resilienza delle osterie coinvolgendo osti ristoratori e produttori locali. L’obiettivo è quello di rivolgere lo sguardo verso il futuro della vera spina dorsale della ristorazione italiana . Seppur fiaccate dalla pandemia le osterie non hanno sfigurato nella ripresa dei consumi conseguente allo shock sanitario e hanno ricominciato a guardare con fiducia verso il futuro che gli riserverà un riolo strategico nuovo contemporaneo utile ad esaltare una narrazione che ruota attorno al loro modello. Il primo passo sarà quello di sfruttare le antiche ricette e la biodiversità che naturalmente custodiscono grazie al loro contatto con il territorio. Per partecipare all’evento che si terrà il 12 novembre sono richiesti la prenotazione obbligatoria e il Green Pass. Per ulteriori info catastapollino.com

 9 novembre, 2021
Attualità I Cammini di Sant’Egidio: il percorso turistico religioso passa anche da Latronico

I Cammini di Sant’Egidio: il percorso turistico religioso passa anche da Latronico

Un percorso di turismo religioso tra fede, cultura, arte e tradizioni nel segno dell'abate di Saint-Gilles


S’intitola I Cammini di Sant’Egidio il libro di Salvatore Puglisi sindaco di Linguaglossa in provincia di Catania il quale si è fatto artefice di un progetto davvero ambizioso quello di immaginare un percorso di turismo religioso tra fede cultura arte e tradizioni sul modello del cammino di Santiago di Compostela o della via Francigena. Sant’Egidio eremita del VII secolo dalla natia Grecia si trasferì ad Arles Francia dove fondò un’abbazia. La sua figura di difensore dei deboli e degli oppressi in una società come quella dell’Alto Medioevo caratterizzata dal privilegio e dalla sopraffazione il rispetto per la natura e gli animali ne fecero l’intercessore privilegiato per comunità piccole e insicure nonch il patrono e protettore del bestiame dei malati di lebbra e dei disabili. Il suo culto si diffuse in tutta Europa dalla Francia all’Italia dal Belgio all’Olanda. Si festeggia il 1 settembre. In Italia sono ventisei le località accomunate tutte dal culto per questo santo che vanno dalla Valle d’Aosta alla Sicilia: Verrès Aosta Rubiana e San Gillio Torino Cona Pergolotte Venezia Cavezzo Modena Gambettola Forlì Cesena Monte San Savino Arezzo Avigliano Umbro Terni Staffolo Ancona Sant’Egidio alla Vibrata Teramo Civitaquana Pescara Caprarola Cellere e Orte Viterbo Mompeo Rieti Camerata Nuova Filacciano Rocca di Cave e Tolfa Roma Terelle Frosinone Frosolone Isernia Grottolella e Melito Irpino Avellino Altavilla Silentina Salerno Latronico Potenza e Linguaglossa Catania . L’idea è appunto quella di valorizzare questo legame quasi invisibile tra tutte queste località attraverso un percorso di fede e di turismo religioso allo scopo di attrarre turisti italiani e stranieri in un itinerario a tappe da percorrere anche a piedi o in bici capace di offrire bellezze paesaggistiche artistiche e architettoniche ma anche suggestioni folkloristiche ascetiche e spirituali. Il libro del primo cittadino di Linguaglossa è corredato dai saggi introduttivi di alcune personalità tra cui anche il sindaco di Latronico Fausto De Maria. In una nota i promotori del progetto fanno sapere che si tratta di un progetto nuovo ma dal cuore antico perch si inserisce in maniera positiva e propositiva nel contesto della ripresa dei viaggi e del turismo dopo lo stop imposto dalla pandemia con un’offerta integrata e in linea con le rinate esigenze di spiritualità. Le radici affondano nell’antichità nei pellegrinaggi medioevali sulle vie della fede nelle radici millenarie del culto per l’Abate di Saint Gilles e nelle tradizioni storiche dei territori che lo venerano come patrono . Un filo sottile di leggende devozione e fede popolare accomuna nel suo nome luoghi distanti tra loro sparsi da un capo all’altro dell’Italia. Il progetto è nato dall’unione di due differenti aspirazioni religiosa e laica. La prima in capo al sacerdote don Orazio Barbarino e alla Confraternita di Sant’Egidio Abate di Linguaglossa promotori nel 2015 del gemellaggio tra la comunità etnea e quella francese di Saint Gilles du Gard. L’altra avviata nel 2017 dal sindaco Puglisi che ha creato una rete con i Comuni egidiani. Grazie al coinvolgimento della Comunità di Sant’Egidio di Roma nel 2018 si è tenuto il primo incontro tra i rappresentanti dei Comuni. Nel 2019 nella Sala stampa della Camera dei Deputati alla presenza del segretario generale della Comunità di Sant’Egidio Cesare Zucconi e di altre autorità è stato siglato un protocollo d’intesa per dare vita a una rete di condivisione sociale culturale e religiosa e attuare iniziative tese a rafforzare le relazioni di amicizia e scambio tra le località coinvolte creando un circuito virtuoso di iniziative religiose turistiche culturali e commerciali in vista del 1300esimo anniversario della morte del Santo 2020 . La pandemia ha poi costretto a cancellare o rimandare le attività in calendario ma non ha fermato il percorso di aggregazione culminato il 7 marzo di quest’anno con la prima Conferenza dei Comuni egidiani a Linguaglossa sotto il patrocinio della Conferenza Episcopale Siciliana. Nell’estate appena trascorsa gli scambi tra le comunità di Latronico e Linguaglossa hanno portato le rispettive comunità sui luoghi di culto egidiano alla scoperta delle rispettive bellezze paesaggistiche e culturali. Innumerevoli le ricadute del progetto dal recupero alla valorizzazione di beni culturali ed ecclesiastici e al ripopolamento di borghi e piccoli comuni grazie alla maggiore attrattività economica dall’implementazione della coesione sociale alla possibilità di creare una massa critica per attrarre fondi comunitari senza calcolare le implicazioni di natura religiosa spirituale e immateriale.

 8 novembre, 2021
Attualità Dopo lo stop pandemico torna il presepe vivente nei Sassi di Matera

Dopo lo stop pandemico torna il presepe vivente nei Sassi di Matera

L’evento si terrà dal 7 dicembre al 9 gennaio. Previste 14 date ricche di eventi


A partire dal 7 dicembre per 14 date avrà luogo a Matera la undicesima edizione del Presepe vivente nei Sassi. L’evento ritorna dopo lo stop imposto dalla pandemia e che prima di allora aveva fatto registrare la partecipazione di migliaia di visitatori da tutta Italia. Gli elementi che caratterizzeranno l’edizione del 2021 saranno la narrazione la rappresentazione le suggestioni all’insegna della ripresa e della speranza per il futuro. In particolare con il titolo Hope for the future il Presepe si snoderà all’interno del Sasso Caveoso lungo un percorso di 1 km con 80 figuranti e 11 siti nella parte più indicativa e suggestiva degi antichi Sassi. L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 5 novembre da Luca Prisco amministratore di Matera convention bureau società che organizza il Presepe vivente assieme agli altri enti collaboratori. Durante la conferenza l’amministratore Prisco ha annunciato che la manifestazione si svolgerà in una nuova veste coinvolgendo associazioni attori e compagnie teatrali della Basilicata e dintorni che daranno vita agli antichi mesitieri e alle tradizioni romane dell’epoca. La regia sarà come nelle scorse edizioni nelle mani di Gianpiero Francese.

 7 novembre, 2021
Attualità Al Professor Mario Aldo Toscano il premio speciale del cinquantennio del Premio Letterario Basilicata

Al Professor Mario Aldo Toscano il premio speciale del cinquantennio del Premio Letterario Basilicata

La consegna del riconoscimento si è tenuta a Potenza, il 24 ottobre, nella splendida cornice del Teatro F. Stabile


Al Professor Mario Aldo Toscano è stato attribuito il premio speciale per il cinquantennale del Premio Letterario Basilicata istituito negli anni 70 e ad oggi uno dei riconoscimenti letterari più importanti della nazione per l opera Breviario d autunno Asterios Editore . La consegna del riconoscimento è avvenuta a Potenza il 24 ottobre presso il Teatro F. Stabile. Il professor Toscano è stato per molti anni Direttore del Dipartimenti di Scienze Sociali e Presidente del Dottorato di ricerca in Storia e Sociologia della Modernità presso l Università di Pisa. Dal 1992 al 1995 è stato Presidente dell Associazione Italiana di Sociologia e ha promosso dal 1993 al 2009 l Italian American Conference l incontro biennale tra studiosi italiani e americani su tematiche di rilevanza etico sociale. Ha vinto una serie di riconoscimenti che vanno dal Premio Scanno per la letteratura sociologica al Premio Internazionale Giornalistico Letterario Arch fino al Premio Torre di Castruccio e al Premio Carlo Levi nel 2017. Il riconoscimento con cui Mario Aldo Toscano ha ottenuto il Premio Letterario Basilicata è figlio di un volume Breviario d autunno che racconta una storia di un anima inquieta. Si tratta di una storia meditativa che pone il problema del tempo in primo piano e quello del confine tra la realtà e la possibilità. All interno del libro si incontrano più storie un libro plurale non solo per i contenuti ma anche per l impiego di moduli narrativi diversi che includono la poesia e la musica.

 3 novembre, 2021
Attualità A San Severino Lucano apre le porte il Museo della Scultura in Terracotta e della Maiolica

A San Severino Lucano apre le porte il Museo della Scultura in Terracotta e della Maiolica

"L’arte della ceramica ha lasciato un segno originale ed indelebile nella nostra identità e memoria collettiva che oggi vogliamo rivalutare e rivitalizzare grazie alla realizzazione di questo museo”, ha commentato il sindaco Franco Fiore


Lo scorso 30 ottobre a San Severino Lucano ha aperto le porte al pubblico il Museo della Scultura in Terracotta e della Maiolica d’Arte Moderna e Contemporanea. La vetrina espositiva si trova nel Palafrido in frazione di Mezzana un complesso strutturale che unisce il museo a una sala teatrale e ad una ricca e spaziosa location per i convegni e le conferenze. La sala del Museo sarà intitolata allo scultore Dino Vincenzo Patroni cioè all ideatore della mostra in ceramica di arte contemporanea K ramos in progress a cui parteciparono in occasione di Matera 2019 numerosi scultori e ceramisti italiani e stranieri. Il sindaco Franco Fiore ha commentato l apertura del polo museale con parole che ricalcano la tradizione culturale della cittadina in provincia di Potenza sottolineando come l’arte della ceramica abbia lasciato un segno originale ed indelebile nella identità e memoria collettiva che oggi viene rivalutata e rivitalizzata grazie alla realizzazione del museo. Al taglio del nastro che si è tenuto il 30 ottobre alle ore 11 hanno partecipato l’architetto Francesco Dattoli responsabile del Palafrido il prof. Aldo Gerbino poeta scrittore critico d’arte e docente dell’Università degli Studi di Palermo e il prof. Claudio Di Benedetto già Direttore della Divisione Collezioni e Servizi delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

 2 novembre, 2021
Attualità Al Teatro Stabile di Potenza un racconto sui fatti del G8 di Genova del 2001

Al Teatro Stabile di Potenza un racconto sui fatti del G8 di Genova del 2001

Lo spettacolo andrà in scena il 28 ottobre in occasione del “Città delle 100 scale Festival”


La tragedia consumatasi nel 2001 a Genova durante la riunione degli otto uomini più potenti del mondo il G8 appunto raccontati nello spettacolo GiOtto che andrà in scena il 28 ottobre al Teatro Stabile di Potenza in occasione del Città delle 100 scale Festival . Gli scontri le manifestazioni i cori e diversi punti di vista saranno al centro di uno spettacolo che come dice l autore Giuseppe Provinzano oggi non si può rappresentare . O meglio non e rappresentabile per il semplice motivo che i fatti in questione non hanno ancora assunto valore di Storia avendo ancora valenza di Cronaca perch nuovi risvolti emergono quotidianamente delineando nuovi elementi per una drammaturgia perch i Protagonisti non sono ancora dei Personaggi in quanto ancora Persone . In attesa che i tempi siano maturi però Provinzano porta in scena i punti di vista di un black block e di un poliziotto raccontando ciò che gli occhi non hanno potuto vedere. Appuntamento il 28 ottobre 2021 alle ore 20.30. La scheda dettagliata dello spettacolo è consultabile sul sito: www.cittacentoscale.it ita programma 2021 326 spettacoli 2021 950 giotto studio per una tragedia I biglietti sono acquistabili su: www.ciaotickets.com biglietti babel crew giotto potenza Per accedere allo spettacolo gli spettatori devono essere muniti di Green Pass.

 28 ottobre, 2021
Attualità “Extra Moenia” tra i 37 progetti vincitori del premio “Creative Living Lab”

“Extra Moenia” tra i 37 progetti vincitori del premio “Creative Living Lab”

Il bando promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura premia un’idea progettuale presentata da Compagnia teatrale Petra insieme alla Casa Circondariale di Potenza


Il bando promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura premia un’idea progettuale presentata da Compagnia teatrale Petra insieme alla Casa Circondariale di Potenza. La Compagnia teatrale Petra di Satriano di Lucania è tra i vincitori della terza edizione del premio Creative Living Lab promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con il progetto Extra Moenia Spazio di connessione territoriale . Extra Moenia è il frutto di una intensa attività di coprogettazione con la Direzione della Casa Circondariale Antonio Santoro di Potenza dove Petra è presente attivamente da circa otto anni con laboratori teatrali. L’idea progettuale proposta da Petra che vede la collaborazione dell’APS Associazione di Promozione Sociale Officine Officinali e il sostegno del Comune di Potenza rientra tra i 37 progetti approvati sui 1562 candidati da tutta Italia. Il progetto Extra Moenia Spazio di connessione territoriale ha risposto a tutti gli obiettivi strategici previsti dall’avviso pubblico Creative Living Lab : realizzare spazi attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possono contribuire a trasformare la qualità dei servizi e degli spazi di comunità attraverso la creatività contemporanea favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana orientati al potenziamento delle dinamiche socio culturali di crescita partecipata e al miglioramento della qualità della vita a delle economie locali sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità residenti capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi. L’area individuata dal progetto Extra Moenia per l’intervento di riqualificazione è uno spazio verde non utilizzato di circa 800 mq presente all’interno del perimetro della Casa Circondariale di Potenza a ridosso del quartiere limitrofo di Rione Betlemme delimitato su tre lati da una recinzione e sul lato restante dalle mura del carcere. Un non luogo che di fatto separa la Casa Circondariale dal resto della città e segna il passaggio tra diverse condizioni di vita uno spazio che viene aperto e condiviso con la comunità perch diventi un luogo dove nuove idee e nuove azioni potranno prendere forma. L’idea di agire su questo luogo è nata nell’ottobre 2020 nell’ambito della rassegna di promozione del teatro in carcere TEATRO oltre i LIMITI promossa da Petra quando a causa delle norme sanitarie in vigore si è pensato insieme alla Direzione della Casa Circondariale di Potenza di proiettare sulle mura esterne del carcere in extra moenia in diretta streaming l’esito finale del laboratorio teatrale svolto dai detenuti all’interno. Un evento fruito con una modalità inedita che ha permesso la partecipazione dei cittadini del quartiere che mai prima di allora si erano avvicinati agli eventi culturali organizzati all’interno della Casa Circondariale. Extra Moenia Spazio di connessione territoriale sarà sviluppato come progetto di comunità sotto la supervisione di progettisti e mediatori attraverso un processo partecipato di autocostruzione nel quale le operazioni di progettazione e costruzione saranno svolte da tutti gli stakeholder: amministrazione penitenziaria detenuti amministrazione comunale comitato di quartiere associazioni abitanti residenti scuole ecc. Attraverso la creazione di laboratori di comunità con i formatori Antonella Iallorenzi e Daniele Gioia con il coordinamento degli architetti progettisti Giorgia Botonico e Lia Teresa Zanda si sperimenteranno i possibili utilizzi del luogo oggetto dell’intervento programmando a medio e lungo termine le diverse modalità di gestione dello spazio pubblico per offrire servizi all’intera comunità: teatro all’aperto luogo di attesa dei familiari dei detenuti parco giochi mercato di quartiere punto vendita delle produzioni della Casa Circondariale oli essenziali ortaggi funghi miele olio ecc. nell’ambito della Rete Lucana per l’Economia Carceraria denominata Prison Farm di cui la Casa Circondariale di Potenza è capofila. La presentazione del progetto Extra Moenia sarà ospitata a Roma presso l’Università Roma Tre all’interno della rassegna Destini Incrociati promossa dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere a metà novembre.

 28 ottobre, 2021
Attualità A Venosa l'incontro tra le delegazioni lucane dell'Associazione Nazionale Carabinieri

A Venosa l'incontro tra le delegazioni lucane dell'Associazione Nazionale Carabinieri

L'incontro è stato presieduto dall nuovo Ispettore regionale, il Generale Luigi Finelli.


Nella mattinata di sabato 23 ottobre presso l’Aula Magna del’I.I.S.S. Quinto Orazio Flacco di Venosa si è svolto l’incontro tra le delegazioni di Basilicata dell’Associazione Nazionale Carabinieri. A presiederlo il nuovo Ispettore regionale Generale Luigi Finelli. Durante i lavori sono stati condivisi idee e programmi per il prossimo futuro d’intesa con i coordinatori provinciali di Potenza e Matera Marcello Vona e Vito Savino. L’Ispettore inoltre ha avuto modo di incontrare il Sindaco della città oraziana Marianna Iovanni l’Assessora regionale alle infrastrutture Donatella Merra e i Consiglieri regionali Gianni Leggieri e Massimo Zullino. All’evento organizzato dal Brigadiere Capo Vincenzo Guadagno Presidente della sezione ANC di Venosa ha preso parte anche il socio e neo eletto Assistente spirituale Don Michele Cavallo in qualità di Vicario episcopale per la pastorale sociale e della legalità. Nell’occasione è stato presentato ufficialmente al Generale Finelli e alle autorità intervenute il neo costituito Gruppo di Volontariato dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Venosa nato per operare nel sociale con finalità assistenziali sul territorio di Veno

 28 ottobre, 2021