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Vivi la Basilicata
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Matera e dintorni

Irsina, Bernalda, Miglionico, Montescaglioso, Craco, Pisticci

Venosa e dintorni:

Melfi, Rionero, San Fele, Lagopesole, Avigliano, Barile, Forenza, Rapolla

Costa Ionica e dintorni:

Metaponto, Policoro, Nova Siri, Aliano, Valsinni, Colobraro

Maratea e dintorni:

Rotonda, San Severino Lucano, Terranova di Pollino, Latronico, Castelsaraceno, Lagonegro

Potenza e dintorni:

Acerenza, Cancellara, Brindisi di Montagna, Vaglio di Basilicata, Castelmezzano, Pietrapertosa, Sasso di Castalda

“Turismo all’aria aperta”: l’Apt lancia Ruote Basilicata

“Turismo all’aria aperta”: l’Apt lancia Ruote Basilicata Nasce un modo per connettere in modo pratico e intuitivo il brand Basilicata con il turismo outdoor

Narrazione, contesto, idee. Tre elementi la cui unione ha prodotto una “Ruote Basilicata”, un luogo virtuale (www.routebasilicata.it) collegato alle più popolari piattaforme digitali sull’outdoor, un settore importante nelle strategie di crescita del turismo regionale. Ruote Basilicara nasce per connettere in modo facile, intuitivo e immediato il brand Basilicata, che in questi anni sta riscuotendo molto successo, con i fruitori dell’attività all’aria aperta, attraverso una narrazione di storie legate al contesto territoriale e con azioni di promozione turistica sui social. Non è un segreto che la platea dei turisti outdoor è in costante crescita, soprattutto in Basilicata, per questo motivo l’ATP ha deciso di spingere e migliorare la proposta costituendo dei percorsi di viaggio per tutti coloro che, in sella alle loro biciclette, intendono lanciarsi alla scoperta della nostra regione. Il tutto è disponibile sulla piattaforma online di routebasilicata.it dove si trovano le proposte di viaggio che l’APT Basilicata intende promuovere. La nuova guida dedicata al trekking regionale “Camminare in Basilicata” che è consultabile e scaricabile gratuitamente (con le relative tracce gpx), e che da oggi è disponibile on line anche in lingua inglese, francese e tedesca, per raggiungere un pubblico europeo e di settore. Oltre al trekking sono disponibili percorsi relativi al cicloturismo e ad altre attività connesse all’outdoor lucano. Collegate a Route Basilicata, poi le app di settore più utilizzate ed amate dai turisti dell’outdoor: Komoot, Fatmap, Wikiloc, Relive e Strava. Tutto è disponibile per una consultazione gratuita. Da metà aprile, poi, saranno disponibili sui canali social di Route Basilicata dei racconti con protagonista il “cammino” indicato nella guida Camminare in Basilicata, con oltre 500 km tra natura incontaminata, tra i 5 parchi regionali e attraverso i borghi autentici della regione. Infine, dal 5 al 7 aprile, la Regione Basilicata, attraverso l’Apt, sarà presente alla Fiera del cicloturismo di Bologna per presentare altre importanti novità. Foto: Trmtv

 3 aprile, 2024

Visit Basilicata

Bike Potenza – Corleto Perticara 59 KM

Potenza – Corleto Perticara 59 KM

Potenza

Distanza: 59 km; dislivello: 1100 m; difficoltà: medio/difficile; fondo stradale: asfalto; bici consigliata: Cicloturismo, Gravel, Trekking, Corsa; Località attraversate: Potenza, Bosco di Rifreddo, San Donato di Anzi, Laurenzana, valico di sella Lata, Corleto Perticara. Traccia: https://www.openrunner.com/r/13902236

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Eventi

Eventi Via Crucis

Via Crucis

Barile

La Via Crucis più antica è a Barile e affonda le sue origini nel lontano 1600. Ciò che la rende peculiare è la commistione tra il tema della Resurrezione nella religione cattolica e la cultura albanese di cui è intrisa l’intera comunità. È una rappresentazione di figure singolari e alcune di esse sono coperte o incappucciate. Personaggio caratteristico è la zingara, che sfila ricoperta di oro, tutti gioielli offerti dalla comunità. L’oro è un elemento ricorrente della Via Crucis, esso copre le croci ed anche gli abiti bianchi delle “tre Marie”. Le Tre Marie sono tre bambine vestite di bianco che aprono la rappresentazione sacra e che rappresentano la purezza e l’innocenza. Un altro personaggio particolare e che appartiene al mondo pagano è il Moro. La figura di Cristo è rappresentata nel corteo in tre modi: con la croce, con la canna e con la colonna. Queste ultime due ricordano i momenti in cui a Gesù fu data una canna come scettro («Ecce homo») e quando fu legato ad una colonna per essere fustigato prima della crocifissione. Tutto contribuisce a far sì che, per questa occasione, il piccolo borgo lucano si trasformi in un angolo della Terra Santa.

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Comuni

Vaglio Basilicata

Vaglio Basilicata

Comune di Vaglio Basilicata

Il centro attuale in cui risiedono circa 2000 abitanti risale al XII secolo ma nelle vicinanze in località Serra di Vaglio sono state rinvenute testimonianze di insediamenti risalenti ad un periodo compreso tra il X ed il III sec. a.C. Qui oltre a fondazioni di antiche abitazioni è visibile una fortificazione costruita con blocchi di pietra a secco e lunga circa 7 Km VI sec. a.C. mentre nella zona più a valle sono state rinvenute alcune sepolture appartenuti a nobili e guerrieri come dimostrano le fibule i gioielli e le acconciature femminili nonch le armature le bordature per cavalli. Poco più a nord di Vaglio in località Macchia di Rossano è stato rinvenuto un complesso sacrale monumentale del IV sec. a.C. dedicato alla Dea Mefitis. Da visitare oltre agli scavi archeologici la Chiesa Madre di San Paolo Apostolo risalente al 1400 dove si conserva il corpo di San Faustino Martire patrono del paese festeggiato la terza domenica di Maggio.

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Comuni

Irsina

Irsina

Comune di Irsina

Irsina posta sul confine tra Puglia e Basilicata domina la Valle del Bradano. Al suo territorio appartiene il Bosco di Verrutoli un’area boschiva sede di una riserva naturale di un gruppo di daini che vivono liberamente nel bosco. Fino al 1895 il paese era chiamato Montepeloso dal greco plusos terra ricca e fertile mentre il nome attuale deriva da una delibera consiliare del 6 febbraio 1895 e deriva da irtium cioè irto ripido scosceso. Numerosi reperti archeologici risalenti ai periodi greco e romano testimoniano che Irsina è uno dei paesi più antichi della Basilicata. Nel corso dei secoli ha subito diverse dominazioni. Nel 988 Irsina subisce l’invasione e la distruzione da parte dei Saraceni la città viene ricostruita dal Principe Giovanni II di Salerno che dota il borgo di mura e torri difensive cosa che non impedisce alla città di subire il dominio dei greci bizantini. Nel 1041 Irsina è teatro della Battaglia di Montepeloso tra Bizantini e Normanni per il controllo del territorio e si conclude con la disfatta del popolo greco. Da questo momento il paese passa nelle mani di vari signori divenendo prima una delle dodici baronie normanne della contea poi ducato di Puglia e dal 1123 sede vescovile. Gli Svevi controllano Montepeloso fino alla battaglia di Benevento del 1266 che porta all’ascesa degli Angioini in tutta l’Italia meridionale. Una delle caratteristiche del centro storico sono le case grotte che richiamano i Sassi di Matera. La più famosa tra queste grotte anche visitabile è la casa grotta Barbaro scavata direttamente dentro due spelonche rocciose che si sviluppa addirittura su due livelli. Alcune di queste case grotte formano dei veri e propri cubicoli sotterranei che a volte prendono la forma di vere e proprie gallerie. Ma nel centro storico di Irsina si ergono pure i palazzi nobiliari risalenti al 500 e al 700 caratterizzati da bugne stemmi ed epigrafi. Grande importanza hanno anche le chiese prime fra tutte la Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta risalente al XIII secolo che conserva al suo interno la statua del 500 di Sant’Eufemia attribuita ad Andrea Mantegna. Sant’Eufemia è la patrona della città festeggiata dal 14 al 17 settembre.

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