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Museo archeologico provinciale di Potenza

Museo archeologico provinciale di Potenza
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Museo archeologico provinciale di Potenza

Potenza

L'obiettivo principale della struttura è prevalentemente quello della tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico della Provincia di Potenza, ma essa svolge anche ulteriori numerosissime funzioni: sede di reperti archeologici; punto di riferimento per studiosi e visitatori; laboratorio di dibattiti e discussioni. Nel Museo archeologico provinciale si organizzano anche attività ed eventi culturali, quali mostre, convegni, laboratori pratico-creativi di didattica dell’archeologia, promossi da enti pubblici e privati.
Il museo svela l'antico volto della Basilicata, attraverso i reperti provenienti da diverse aree della regione, in particolare dal Metapontino, e risalenti al periodo compreso tra l'età paleolitica e quella romana. Tra questi emergono l'elmo corinzio in bronzo ritrovato nel 1291 a Vaglio, statuette provenienti da Monticchio, terrecotte del Metapontino. Il museo ha ospitato mostre ed esposizioni di rilievo che hanno richiamato un vasto pubblico come, ad esempio, le prestigiose mostre di Carlo Levi, Giorgio De Chirico e Carlo Carrà che hanno ridestato l'attenzione per il "Polo della cultura" istituito dalla Provincia di Potenza per promuovere e valorizzare opere considerate da sempre patrimonio comune e arricchimento personale.
I materiali del Museo archeologico provinciale si articolano su due piani, raggruppati con metodi cronologici e topografici. Al piano terra, nella mostra “Antichidentità”, è collocata la sezione pre-protostorica che include i reperti provenienti dagli scavi del Bacino di Atella, dalle grotte di Latronico, da Oliveto Lucano. L’esposizione, inaugurata il 27 novembre del 2009, è un tributo ai direttori storici del museo. Lungo la scalinata che conduce al primo piano si trovano le sculture di Giuseppe Antonello Leone, facenti parte della mostra “Il riposo delle pietre erranti”. Al primo piano sono esposti i materiali riferibili alle tre grandi forme di popolamento in Basilicata (Enotri, Greci, Lucani) a partire dall'VIII secolo a. C. e reperti inerenti al processo di romanizzazione avvenuto nel periodo compreso tra il IV secolo a. C. fino alla prima età imperiale.

Comments :
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    Lorenzo Peterson
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    15th August, 2019 at 05:44 pm
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    Tammy Camacho
    16th August, 2019 at 03:44 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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