Chiese e santuari

Monastero di Sant'Antonio da Padova

Monastero di Sant'Antonio da Padova
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Monastero di Sant'Antonio da Padova

Rivello

Il Monastero di Sant’Antonio da Padova a Rivello, in provincia di Potenza, è un antico convento francescano, fondato nel 1515 per volontà dei cittadini di Rivello e a seguito dell’autorizzazione del Pontefice Leone X con il breve “Exponi nobis”.
Il convento di Sant’Antonio divenne ben presto un centro di cultura di prim’ordine per la ricca biblioteca che esso ospitava.
Chiuso a seguito delle leggi eversive napoleoniche dal 1807 al 1817, fu soppresso nel 1866 ma abitato dai frati fino al 1889.
L’edificio si sviluppa attorno ad un chiostro quadrangolare, con arcate a tutto sesto poggianti su colonnine e volte a crociera, che presenta una serie di affreschi.
La facciata è sorretta da due grandi archi a tutto sesto poggianti su pilastri sui quali sono stati scolpiti i gigli di Firenze a dimostrazione del fatto che, o maestranze toscane parteciparono alla realizzazione della facciata o le nostre maestranze conoscevano il modo di lavorare dei toscani. Tra gli archi si trova scolpito lo stemma di Rivello e la scritta dell'anno di edificazione del convento. All'estremità superiore, nella parte centrale, si trova un grandissimo orologio solare con numeri romani col quadrante quadrato di maiolica verde.
Ciò che colpisce del portico è il bellissimo portale ad arco ribassato in pietra e la splendida porta in stile Durazzo-Catalana, con trentasei pannelli a rosoni, intagliati in sei file. Essa è affiancata da due leoni scolpiti che afferrano con le zampe anteriori le corna di due arieti. Tutta la parte alta del prònao è affrescata da episodi della vita di Sant'Antonio e di San Francesco di Assisi dipinti da Girolamo Todisco da Abriola tra il 1616 e il 1634.
La chiesa è a navata unica con un interno dei 1700 in stile barocco, opera di maestranze napoletane, che sicuramente non corrisponde all'originale cinquecentesco. Sugli altari laterali si trovano ottime tele di autori differenti databili tra il XVI e il XVIII secolo. Qui è ospitata la statua di Sant'Antonio e anche uno splendido pulpito in legno intagliato con scene della vita del Santo di Padova.
Dietro l'altare si trova il coro ligneo, a due ordini di stalli, realizzato dai frati Girolamo da Stigliano ed Ilario da Montalbano nella prima metà del XVII secolo.
Esso rappresenta santi cari alla devozione francescana e alcuni dei mestieri e delle attività tipiche rivellesi del tempo.
Il chiostro, realizzato per quanto concerne la parte architettonica nel 1550, è di forma quadrata, abbellito da ventiquattro colonne in pietra rustica. Presenta al centro un elegante pozzo in stile spagnolo del 1614. Le pareti e le volte a crociera sono affrescate da episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento e da scene della vita della Madonna e di Gesù opera di Giovanni e Girolamo Todisco da Abriola tra il 1559 e il 1634.
Nell'ex refettorio si può ammirare un grandioso dipinto dell'Ultima Cena datato 1559, realizzato da Giovanni Todisco da Abriola. Qui oltre i personaggi della sacra rappresentazione, cioè Gesù e gli apostoli, sono stati "immortalati" dall'artista anche Ettore Pignatelli, feudatario di Rivello all'epoca del dipinto nonché committente dell'affresco, e sua moglie che fingono di ospitare in casa loro gli eccezionali ospiti.

Comments :
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