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Castello Ruggero

Castello Ruggero
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Castello Ruggero

Lauria

Le origini del Castello di Lauria risalgono al periodo longobardo e tale tesi è supportata dal Chronicon Salernitanum.
In realtà di quello che un tempo è stato un imponente castello a difesa del territorio non restano che pochi ruderi.
L’unico accesso era dal lato orientale: restano poche tracce di una scala molto ripida ed è ancora visibile l’entrata principale fondata su roccia viva. La murazione è di tipo tradizionale in pietra locale. Lo stato assolutamente precario di conservazione, l’ampia vegetazione che lo ricopre, non riesce a nascondere i segni di una antica grandezza, dimostrata innanzitutto dal modello della pianta che vagamente ricorda il più noto Castel del Monte federiciano.
Il maniero, eretto in posizione dominante e completamente imprendibile, era una rocca che sorgeva a guardia e a minaccia della valle per ricordare da secoli sia la forza di Ruggiero che il fascino del suo antico casato.
La fama di questo castello, infatti, è legata alla figura di Ruggero di Lauria, celebre ammiraglio d’Aragona, considerato un genio militare unico poiché vinse tutte le battaglie a cui partecipò.
L'edificio fu anche protagonista della resistenza a Napoleone e in particolare agli assalti del generale francese Massena, che espugnò e punì duramente la città di Lauria, insorta dopo l’occupazione francese nel 1806. Molti abitanti l’8 e il 9 agosto di quell'anno furono barbaramente trucidati dai soldati napoleonici: l’evento è passato alla storia come il Massacro di Lauria. Il Castello ne uscì duramente provato e il resto lo fecero i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ma ancora oggi la rocca, quando si entra a Laura, balza subito all’occhio, anche perché da essa si gode di una veduta mozzafiato su tutta la Valle del Noce.
Il Castello Ruggero, vincolato peraltro a Bene Monumentale dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, è stato messo in sicurezza dallo stesso ente nel settembre del 2017.
Anche intorno a questo castello aleggia una leggenda secondo cui tra le sue mura i feudatari ospitassero le più belle fanciulle della regione, per istruirle nell’arte dell’amore e dello spionaggio, inviandole quindi presso i signori che ne facessero richiesta.
Si racconta che un giorno, una di queste belle fanciulle, cresciuta da uno dei signori del castello, si fosse innamorata di un inserviente. Il signore, preso dall’ira, uccise il servo pensando di rimanere solo ed ancora amato come un tempo. Ma una notte di tempesta, la fanciulla chiese al signore di seguirla nei sotterranei, dove avrebbero assaporato il frutto dell’amore. Nello scendere le scale, il signore vide aprirsi una porta: era il fantasma dell’ucciso che pretendeva l’amore più caro del signore, l’anima. Si racconta che il signore fosse precipitato da una finestra del castello, gettato dalla fanciulla e dal fantasma del servo, e da allora si sentono ancora degli spifferi che raccontano questa orribile storia.

Comments :
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    16th August, 2019 at 03:44 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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