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Matera: al via il restauro della Cripta del Peccato Originale

Il 1 marzo si è aperto il cantiere di manutenzione programmata per la tutela del prestigioso compendio pittorico

Matera: al via il restauro della Cripta del Peccato Originale
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Matera: al via il restauro della Cripta del Peccato Originale

Il 1 marzo si è aperto il cantiere di manutenzione programmata per la tutela del prestigioso compendio pittorico

Inizialmente previsti per il 27 febbraio, il 1 marzo sono partiti i lavori di restauro e manutenzione programmata di uno dei più prestigiosi compendi pittorici di tutta la Basilicata: la Cripta del Peccato Originale di Matera.

Gli esperti la ritengono un “unicum”, per la peculiarità del registro espressivo e per la scelta tematica del ciclo vetero e neo testamentario. Come è noto, la Cripta del Peccato Originale, ritenuta anche la “Cappella Sistina” della pittura parietale rupestre meridionale, è illuminata da affreschi longobardo-beneventani, risalenti all'VIII-IX sec. d.C., stesi ben 500 anni prima di Giotto.

La programmata attività conservativa consentirà di eliminare le colonie di cianobatteri, di muschi, di licheni nonché le patine di carbonati e di nitrati nocivi, che negli ultimi anni hanno opacizzato gli affreschi. Seguiranno poi le azioni di verifica dello stato di adesione dell'intonaco, la revisione delle stuccature e il controllo estetico delle superfici dipinte.

La manutenzione sarà scientificamente monitorata e registrata in vista del successivo progetto di valorizzazione.

La Fondazione “Zétema” di Matera, proprietaria del monumento rupestre, ha candidato l'azione di salvaguardia ad un bando pubblico della Regione, finanziato dal Ministero della Cultura, guadagnandone il riconoscimento e ottenendo, a garanzia del restauro, un finanziamento di circa 120mila euro.
La chiesa rupestre fu aperta al pubblico nell’ormai lontano 2005 e rappresenta un modello esemplare di conservazione del patrimonio rupestre meridionale.

Ad eseguire i lavori di restauro, sarà l’azienda romana CBC, che provvide già all’epoca ad eseguire lo stesso tipo di lavori. Questi termineranno molto probabilmente nel giro di un mese, in tempo per la commemorazione dei 60 anni dal giorno della scoperta di questo invaso grottale, cioè il primo maggio del 1963. Una scoperta che, all’epoca, fu la più importante scoperta di archeologia cristiana degli ultimi anni. Per questo episodio il Circolo “La Scaletta” di Matera ricevette il riconoscimento di benemerito della cultura e fu insignito della medaglia d'oro.

Comments :
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