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A Marconia prende avvio il progetto “Roots - storie di comunità”

Quattro cabine per cinque artisti. Un’operazione culturale basata sulla memoria storica collettiva

A Marconia prende avvio il progetto “Roots - storie di comunità”
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A Marconia prende avvio il progetto “Roots - storie di comunità”

Quattro cabine per cinque artisti. Un’operazione culturale basata sulla memoria storica collettiva

A Marconia nasce “Roots - storie di comunità”, un progetto culturale il cui tema è quello delle radici, della memoria storica collettiva.

Una memoria che a Marconia si inscrive nella nascita della stessa frazione di Pisticci come luogo di confino durante il fascismo: «viviamo in un’epoca in cui l’accumulo di memoria sommaria tende a far svanire le informazioni identitarie e di unicità della collettività – spiega Antonio Poe, direttore artistico di Roots – l’idea è quella di promuovere, attraverso l’arte urbana, la conoscenza e il ricordo delle storie di libertà e di lotta che animarono questa terra».

Il progetto è realizzato da Lettere Cubitali APS, Casa della Cultura e Street Don’t Lie Festival, in collaborazione con E-Distribuzione e coinvolgerà artisti del panorama locale e non, nella realizzazione di opere murarie sulla superficie di quattro cabine di proprietà dell’azienda leader di fornitura elettrica.

Il progetto punta anche e soprattutto a rendere partecipi i residenti, le realtà attive sul territorio e soprattutto le scuole, attraverso l’organizzazione di passeggiate. Il fine è quello di accrescere lo spirito di integrazione e di comunità, coltivando la memoria delle origini e la conoscenza storica dei fatti.

«Abbiamo già avuto modo di testare, attraverso progetti di arte urbana realizzati con le scuole, quanto questo mezzo culturale sia efficace nell’avvicinare le giovani generazioni alla conoscenza più approfondita di una specifica materia», ha aggiunto il direttore Poe.

I lavori, che si sono avviati il 25 gennaio interesseranno quattro cabine. La prima è quella di Via Vittorio, su cui ha lavorato l’artista Thisisto. Seguirà quella di Via Vanzetti, realizzata dallo stesso direttore Antonio Poe. Dal 3 al 5 febbraio si proseguirà con la cabina in viale Ontario, dove opereranno Tres e Yele. L’ultimo intervento artistico sarà quello di Davide Dpa, tra il 23 e il 27 febbraio, sulla cabina di Via Napoli.

Il progetto si concluderà con l’apposizione su ogni cabina di un codice QR, con una scheda dell’artista e del progetto ed una geolocalizzazione sulla mappa cittadina.

Comments :
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    Lorenzo Peterson
    15th August, 2019 at 01:25 pm
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    Tammy Camacho
    15th August, 2019 at 05:44 pm
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    Tammy Camacho
    16th August, 2019 at 03:44 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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