Archeologia

Torre degli Embrici

Torre degli Embrici
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Torre degli Embrici

Rionero in Vulture

Alle pendici del Monte Vulture e agli inizi della Valle di Vitalba, tra colline incontaminate e distese, sorge una villa di epoca romana. Posta probabilmente lunga l’antica Via Herculea che collegava il Sannio alla parte bassa della Lucania, La villa romana di Torre degli Embrici risale al II secolo a.C. ed è un complesso termale con villa patrizia. È stato arricchito successivamente, probabilmente sotto il regno di Marco Aurelio. Nel IV sec. d.C. fu costruito un ninfeo e un'abside di 11 metri di diametro che tra il VI e il VII secolo, insieme al ninfeo, fu fortificato e ampliato.
Il sito archeologico fu scoperto nel 2004 e agli scavi parteciparono ricercatori delle università di Alberta, Sydney e Ben Guiron del Negev. Furono rinvenute, tra gli altri oggetti, una moneta di Marco Aurelio Probo e un marmo di Afrodite purtroppo privata degli arti e del capo,conservata nel museo archeologico di Melfi.
Come accennato, l’area archeologica è caratterizzata da diverse fasi costruttive. Alla prima fase si riferisce un complesso termale, con materiali databili a partire dal II secolo a.C., come attestato con sicurezza dai rinvenimenti monetali. Le terme consistono in un calidarium e in un tepidarium con fornace associata. Il calidarium è dotato di un pavimento in cocciopesto ornato da un mosaico policromo, di cui una piccola porzione è stata ritrovata in sito. A poca distanza era collocata una fontana, con la vasca alimentata da fistulae di piombo. Nella seconda fase costruttiva, il cui periodo di vita è collocato tra il II e il III secolo d. C., si attua un ampliamento delle terme, con l’aggiunta di un ulteriore complesso di bagni con calidarium e tepidarium. Sia nel complesso termale della prima fase, sia nell'ambiente immediatamente ad ovest del tepidarium di seconda fase, sono stati scoperti numerosi aghi crinali e frammenti di vasi in vetro, che suggeriscono una frequentazione femminile degli ambienti. La terza fase costruttiva, successiva all'abbandono degli impianti termali di età repubblicana ed imperiale, è caratterizzata dalla costruzione di una serie di strutture tra cui spicca un grande edificio con abside. Tali strutture pare siano state costruite sopra le terme di prima e seconda fase. Le varie strutture preesistenti sono state, pertanto, incorporate e, ove possibile, parzialmente riattate a nuovi usi. La grande vasca della fontana è stata utilizzata come cisterna e mantenuta in uso al di sotto del livello pavimentale dell’edificio absidato. Accanto alla vasca, sempre sotto il livello di pavimentazione, è stata scoperta una tomba ad inumazione, con copertura alla cappuccina. Il forno delle terme risulta ora riadattato come parte di un canale di drenaggio che conduce, verso est, ad una struttura munita di due canalette gemine che, associate alla presenza di macine, testimoniano l’esistenza di un mulino ad acqua per la molitura del grano. L’intero complesso di edifici di questa fase appare distrutto in modo violento da un incendio, testimoniato da uno spesso strato di bruciato e di crolli che lo ricopre e dal quale sono stati recuperati frammenti ceramici e monete databili tra il IV e il V secolo d. C. La quarta ed ultima fase è testimoniata da altre strutture e resti murari che tagliano o si sovrappongono al livello di distruzione del complesso precedentemente descritto. Essa comprende un piccolo ambiente quadrangolare e un altro edificio che riutilizza parzialmente alcune strutture murarie precedenti e che sono venuti in luce nella parte centro-meridionale dello scavo, che risultano al momento di difficile interpretazione anche perché esplorati sono parzialmente. Sicuramente connessa al momento di obliterazione degli edifici di III fase e probabilmente in relazione con le strutture della fase IV, verso il limite orientale dell’area di scavo, è stata rinvenuta una piccola necropoli. I materiali più recenti suggeriscono un abbandono definitivo del luogo nel VII secolo d. C.

Comments :
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    16th August, 2019 at 03:44 pm
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      Lorenzo Peterson
      17th August, 2019 at 01:25 pm
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