Il Venerdì Santo più suggestivo della Basilicata
La Via Crucis più antica è a Barile e affonda le sue origini nel lontano 1600. Ciò che la rende peculiare è la commistione tra il tema della Resurrezione nella religione cattolica e la cultura albanese di cui è intrisa l’intera comunità. È una rappresentazione di figure singolari e alcune di esse sono coperte o incappucciate. Personaggio caratteristico è la zingara, che sfila ricoperta di oro, tutti gioielli offerti dalla comunità. L’oro è un elemento ricorrente della Via Crucis, esso copre le croci ed anche gli abiti bianchi delle “tre Marie”.
Le Tre Marie sono tre bambine vestite di bianco che aprono la rappresentazione sacra e che rappresentano la purezza e l’innocenza.
Un altro personaggio particolare e che appartiene al mondo pagano è il Moro.
La figura di Cristo è rappresentata nel corteo in tre modi: con la croce, con la canna e con la colonna. Queste ultime due ricordano i momenti in cui a Gesù fu data una canna come scettro («Ecce homo») e quando fu legato ad una colonna per essere fustigato prima della crocifissione. Tutto contribuisce a far sì che, per questa occasione, il piccolo borgo lucano si trasformi in un angolo della Terra Santa.
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Lorenzo Peterson
15th August, 2019 at 01:25 pm